Distrutti o danneggiati ospedale pediatrico ed edifici dei cristiani. Il rientro dei profughi ancora prematuro Nella giornata di ieri l’esercito regolare iracheno ha ripreso il controllo di al Sukkar, quartiere orientale di Mosul un tempo abitato in maggioranza da famiglie cristiane. Lo riferiscono fonti locali alla testata online ankawa.com, spiegando che il quartiere comprende almeno 700 case appartenenti a proprietari cristiani, alcune delle quali erano state occupate da miliziani stranieri dello Stato Islamico (Daesh) confluiti a Mosul dopo che la città era divenuta la principale roccaforte in terra irachena dell’auto-proclamato Califfato.
Una delle case di Mosul segnate dalla lettera "Nun" iniziale della parola Nasara: cristiano - Che potevano essere espropriate dai miliziani del Daesh |
“Le notizie che giungono da Mosul richiamano certo la nostra attenzione” dichiara all’agenzia Fides padre Thabit Mekko, sacerdote caldeo della città nord-irachena, attualmente sfollato a Erbil insieme ai suoi fedeli “ma la situazione è ancora pericolosa, ci sono cecchini nelle strade ed è ancora prematuro pensare a un rientro dei cristiani fuggiti dalle loro case. Una tale ipotesi sarà presa in considerazione solo quando la sicurezza sarà assicurata. Tante famiglie non hanno ancora deciso cosa faranno. E comunque non tutti quelli che hanno lasciato Mosul davanti all’avanzata del Daesh vi faranno ritorno”.
Irbil o anche Arbil, l'antica Arbella, i cui sovrani nel secondo secolo AC, si convertirono al Giudaismo. Un regno giudaico. :)
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