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lunedì 9 gennaio 2017

Migranti, a Lesbo e Chio campi profughi sotto la neve

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Roma – L’ondata di freddo e gelo artico che sta investendo il continente non risparmia la Grecia e le migliaia di profughi che vivono nei campi. City Plaza, una ong greca che si occupa di varie attività solidali nel Paese, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook alcune foto, per documentare la situazione nei campi sulle isole di Lesbo e Chio: una spessa coltre di neve ricopre le strade, le tende e le strutture.



In una foto si vede con quanta difficoltà un uomo cerchi di entrare nella propria tenda, non solo per liberare l’apertura dalla neve, ma anche per evitare di farne cadere all’interno. Proprio ieri, l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) ha lanciato un appello ai governi affinché le oltre 15mila persone ospitate nelle numerose isole dell’arcipelago greco – più esposte ai rigori dell’inverno – siano trasferite sulla terra ferma o in altri centri nel resto d’Europa.

“Nonostante i recenti sforzi per migliorare la situazione, le condizioni di vita in molti campi nelle isole restano misere” ha denunciato Adrian Edwards, il portavoce di Unhcr, in una conferenza stampa a Ginevra. Governo e ong hanno distribuito coperte e spostato alcuni dalle tende in strutture in legno, ma non è sufficiente: “nel corso della prossima settimana il tempo peggiorerà, ci sarà un’ulteriore diminuzione delle temperature. Siamo molto preoccupati”, ha aggiunto il portavoce.

La Grecia tra il 2015 e il 2016 ha ospitato oltre un milione di rifugiati da Africa, Asia e Medio oriente. Secondo gli impegni assunti da Bruxelles, gli Stati membri avrebbero dovuto accogliere 66.400 migranti. Tuttavia, al momento solo 7.760 hanno trovato ospitalità, così come ha denunciato ancora l’Unhcr. Intanto, qualche giorno fa un giovane profugo di 20 anni originario dell’Afghanistan ha perso la vita per ipotermia.

di Alessandra Fabbretti

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