Bruxelles - "Le cifre sui ricollocamenti sono troppo basse, davvero inaccettabili". Così Vincent Cochetel, a capo dell'ufficio europeo dell'Unhcr in un'audizione alla commissione Libertà civili (Libe) del Parlamento europeo.
"Far funzionare il ricollocamento su ampia scala non è il solo aspetto della solidarietà - afferma - ma ne è una componente fondamentale". E parlando del regolamento di Dublino avverte: "l'aspetto geografico da solo non può essere ciò che determina il Paese responsabile. Purtroppo è ancora così".
Cochetel ha illustrato alcune proposte dell'Unhcr per riformare il sistema di asilo europeo, spiegando che "in alcuni casi la Commissione non ha preso in sufficiente considerazione ciò che è successo e ciò che invece non è stato fatto negli ultimi due anni" per le sue proposte.
L'Unhcr chiede "un sistema comune di registrazione", per garantire che tutti i migranti in arrivo in Europa "siano registrati nello stesso sistema e che i loro dati siano completi e condivisi in modo rapido". Il sistema di registrazione europeo taglierebbe i tempi, accelerando protezione e rimpatri, permettendo risparmi, migliorando gli screening sulla sicurezza.
Cochetel propone anche di affrontare "l'aumento dei flussi misti", con procedure accelerate già al confine Ue, "con salvaguardie adeguate per dare in modo rapido protezione a chi ne ha bisogno e rimpatriare chi non ne necessita".
Dall'agenzia Onu arriva anche un "appello urgente" all'Ue per i minori non accompagnati: si "raccomanda che i Paesi membri adottino criteri comuni" ad esempio, "per la valutazione dell'età e la rapida nomina di un tutore". Si chiedono inoltre maggiori investimenti per l'integrazione.
Cochetel ha illustrato alcune proposte dell'Unhcr per riformare il sistema di asilo europeo, spiegando che "in alcuni casi la Commissione non ha preso in sufficiente considerazione ciò che è successo e ciò che invece non è stato fatto negli ultimi due anni" per le sue proposte.
L'Unhcr chiede "un sistema comune di registrazione", per garantire che tutti i migranti in arrivo in Europa "siano registrati nello stesso sistema e che i loro dati siano completi e condivisi in modo rapido". Il sistema di registrazione europeo taglierebbe i tempi, accelerando protezione e rimpatri, permettendo risparmi, migliorando gli screening sulla sicurezza.
Cochetel propone anche di affrontare "l'aumento dei flussi misti", con procedure accelerate già al confine Ue, "con salvaguardie adeguate per dare in modo rapido protezione a chi ne ha bisogno e rimpatriare chi non ne necessita".
Dall'agenzia Onu arriva anche un "appello urgente" all'Ue per i minori non accompagnati: si "raccomanda che i Paesi membri adottino criteri comuni" ad esempio, "per la valutazione dell'età e la rapida nomina di un tutore". Si chiedono inoltre maggiori investimenti per l'integrazione.
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