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Il presidente spiega: "Dobbiamo compattere il fuoco con il fuoco". E oggi potrebbe firmare l'ordine per lo stop per un mese ai cittadini di 7 Paesi musulmani. Continuando nella 'mission' di smantellare l'opera del suo predecessore, Donald Trump stavolta benedice la tortura, nello specifico il waterboarding. Nella sua prima intervista televisiva dopo l'insediamento alla Casa Bianca il tycoon ha spiegato ieri di ritenere "assolutamente" utile la pratica dell'annegamento simulato durante un interrogatorio, il waterboarding appunto, che è stato ritenuto una tortura e abolito da Barack Obama nel 2009.
Trump spiega alla Abc: "Assolutamente, penso che funzioni". E sottolinea: Ho parlato di recente, 24 ore fa, con persone al più alto livello dell'intelligence e ho chiesto loro: 'Funziona? La tortura funziona?' E la risposta è stata 'Sì, assolutamente'".
In ogni caso, Trump ha precisato che lascerà al capo della Cia Mike Pompeoe al segretario alla Difesa James Mattis la valutazione finale sulla questione: "E se non vogliono farlo, va bene, lavorerò in questa direzione. Voglio che tutto sia nei limiti di quello che possiamo fare, se è legale", ha aggiunto. "Quando l'Isis fa cose di cui non si sente parlare sin dal Medioevo, mi sento fortificato circa il waterboarding. Per quanto mi riguarda, dobbiamo combattere il fuoco con il fuoco".
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