Il 2016 è stato in Afghanistan è stato l’anno più sanguinoso dal 2009 e probabilmente il peggiore per le vittime civili da quando è iniziata l’ultima fase della guerra civile, nel 2001. L’ultimo rapporto dell’Onu parla di circa 11.500 civili uccisi o feriti nel 2016 e un terzo di queste vittime di violenze è costituito da bambini.
I dati sono stati diffusi oggi dalla Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) e rivelano il peggiore bilancio dal 2009, quando è stato avviato questo conteggio annuale.
L’aumento delle violenze riguarda soprattutto i bambini: oltre 3.500 minori sono stati uccisi o feriti lo scorso anno, in gran parte a margine dei combattimenti tra forze governative e gruppi ribelli, Taleban in testa, ma anche a causa di mine e munizioni rimaste inesplose e deflagrate poi in loro presenza. Si tratta di un aumento del 24 per cento.
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