Più di 11.000 persone arrestate sotto lo stato di emergenza imposto in Etiopia lo scorso ottobre saranno rilasciate oggi. Lo hanno annunciato le autorità, citate dal sito governativo Fana Broadcasting Corporation, ricordando che il mese scorso erano state liberate altre 9.800 persone.
I detenuti che saranno rilasciati domani hanno seguito un "corso di rieducazione", ha precisato il ministro della Difesa Siraj Fegessa, precisando che si tratta di un corso di 20 giorni sulla costituzione etiope, sull'ordine costituzionale e sull'agenda per lo sviluppo nazionale, tenuto nei centri di detenzione di Senkele, Yirgalem, Tolay e Birshelko.
Secondo il ministro, il corso mira a rendere i detenuti attivamente partecipi alla vita economica e sociale del Paese.
Una delle persone costrette a seguire tale corso è stato il docente universitario e noto blogger Seyoum Teshome, arrestato il 1 ottobre scorso, pochi giorni prima che venisse imposto lo stato di emergenza, e rilasciato a fine dicembre. Una settimana prima che venisse imposto lo stato di emergenza, Seyoum aveva rilasciato un'intervista all'emittente tedesca Deutche Welle sulle proteste in atto da mesi nel Paese, criticando la risposta del governo: "Esattamente 12 ore dopo quell'intervista, le forze di sicurezza hanno bussato alla mia porta", ha raccontato ad African Arguments. Seyoum ha precisato di essere stato accusato di possesso di pamphlet illegali, sebbene la polizia non avesse trovato nulla, e di essere stato mandato nel centro di Tolay, dove ha trascorso 56 giorni, seguendo il corso di rieducazione condotto da funzionari di polizia e dell'esercito.
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