Dopo aver già rilasciato in anticipo alla fine dell'estate 36 mila detenuti per reati minori, la Turchia è pronta a fare altro spazio nelle sue carceri, rese sovraffollate dagli almeno 44 mila arresti seguiti al fallito golpe del 15 luglio.
I detenuti condannati a meno di 10 anni e con almeno un mese di buona condotta potrebbero essere trasferiti in "prigioni aperte", cioè centri di detenzione con sorveglianza minima.
Lo ha annunciato il premier Binali Yildirim, sottolineando che dalla misura saranno esclusi i condannati per terrorismo, crimine organizzato e abusi sui minori, e che non ci saranno comunque sconti di pena. "C'è un certo sovraffollamento legato alla lotta al terrorismo", ha spiegato, commentando il nuovo regolamento, approvato mercoledì dal ministero della Giustizia.
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