Kinshasa - Nel mese di febbraio nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) si sono registrati 461 casi di violazioni dei diritti umani, quasi la metà dei quali compiuti da funzionari dello stato.
Arresti durante le manifestazioni di dicembre a Kinshasa |
E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'ufficio congiunto delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo (Bcnudh), secondo cui dati sono in leggero aumento rispetto al mese di gennaio, quando sono stati censiti 427 casi.
Tra le principali violazioni si contano quelle contro la libertà e la sicurezza delle persone (139) e quelle contro l'integrità fisica (115). Gli agenti statali, si legge nel rapporto, si sono resi responsabili di 219 violazioni, circa il 48 per cento del totale. Il restante 52 per cento dei casi (242) è attribuito alle milizie armate, senza ulteriori distinzioni.
"Tra gli agenti dello stato, i principali autori sono, contrariamente al mese precedente, i militari delle Fardc (le Forze armate congolesi)", cui viene attribuito il 21 per cento del totale dei casi censiti nel corso del mese.
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