Baghdad - Sarebbero almeno 415 mila le persone sfollate nella zona della provincia di Ninive dove dallo scorso 17 ottobre sono in corso le operazioni delle forze di sicurezza irachene per liberare la città di Mosul dalla presenza dello Stato islamico.
Lo riferisce l’Osservatorio iracheno per i diritti umani in un comunicato stampa. “Ribadendo la nostra preoccupazione per le condizioni di vita delle persone sfollate che vivono all’interno e al di fuori dei campi profughi, sottolineiamo la necessità di prestare attenzione alla sicurezza di circa mezzo milione di persone che risiedono ancora nelle aree sotto il controllo” dello Stato islamico nella parte occidentale di Mosul.
Secondo l’Osservatorio iracheno per i diritti umani, il numero degli sfollati ha raggiunto ieri la cifra di 415 mila persone. Una parte di esse ha trovato rifugio nei campi situati nella regione autonoma del Kurdistan iracheno e nella parte meridionale della provincia di Ninive, mentre diverse migliaia di persone hanno trovato ospitalità nelle aree della parte orientale di Mosul attualmente sotto il controllo delle forze di Baghdad.
Il numero di sfollati indicato dall’Osservatorio iracheno per i diritti umani supera di circa 60 mila persone, i dati ufficiali forniti nei giorni scorsi dal ministro degli Sfollati e della migrazione irachena, Mohammed Jaf, secondo cui gli sfollati ammontano a circa 355 mila.
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