La Siria è oggi "in un certo senso una camera di tortura: un luogo di terrore feroce e di ingiustizia assoluta", ha denunciato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein.
"E' molto probabile che decine di migliaia di persone sono attualmente detenute", ha deplorato l'Alto commissario. "Esorto tutte le parti a porre fine alla tortura, alle esecuzioni e ai processi iniqui".
Gli "attori umanitari e osservatori internazionali devono avere accesso a tutti i centri di detenzione", ha aggiunto lanciando un appello alle parti in conflitto a liberare i detenuti o "a fornire almeno le seguenti informazioni: i nomi e le località delle persone detenute ed i luoghi di sepoltura di coloro che sono deceduti"
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