Francesco Occhetta
ABSTRACT — Quella di Floribert Bwana Chui — giovane doganiere congolese di Goma — è la storia di un uomo assassinato per non aver ceduto alla corruzione. Conoscerla aiuta a capire le nuove forme di martirio: si tratta di un sacrificio silenzioso e lontano dagli interessi dei media, che però scuote la vita sociale e politica di quegli Stati in cui la corruzione è diventata consuetudine.
Chi era Floribert? La sua è una storia breve e piena di fede, che si è incarnata in una terra umanamente ricca e paesaggisticamente bella, ma politicamente complessa e travagliata. Floribert nasce il 13 giugno 1981 a Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, ai confini con il Rwanda, e cresce in un tempo che non conosce la pace, a causa di due recenti guerre sanguinose. Viene ucciso a Goma, il 7 luglio 2007, per aver bloccato il passaggio di generi alimentari deteriorati, nocivi per la salute della popolazione. Muore a soli 26 anni.
Il coraggio Floribert lo trova nella fede. Nella sua Bibbia è evidenziato un brano che lo provoca: «Ai soldati che lo interrogano – E noi, che cosa dobbiamo fare? – Gesù rispose: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe” (Lc 3,12-14)». Per Floribert questo è un imperativo morale: non esigere nulla di più di quanto è stato fissato. Ne è convinto non in forza, ma a causa della fede. Tutto è così semplice da sembrare scontato: è il ritorno dell’onestà.
La silenziosa rivoluzione degli onesti parte da qui. La vita di Floribert insegna che se qualcuno non inizia a insorgere contro la corruzione, la storia comune non si salverà. In Africa e in molti altri angoli del mondo.
Di corruzione si muore. Avviene ogni volta che la forza del corrumpere, che significa «rompere in tante parti», eclissa il bene comune. Se, da una parte, la corruzione seduce e attrae, dall’altra, come ricorda papa Francesco, costringe gli uomini a sporcarsi il cuore, impedisce alla coscienza di compiere scelte generose verso gli altri, toglie la libertà di ascoltare la voce di Dio. Per questo gli uomini corrotti, invece di distinguere il bene dal male, si limitano ad autogiustificare il male.
Civiltà Cattolica Quaderno 4003
Floribert Bwana Chui - Giovane della Comunita di Sant’Egidio di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo: appassionato della vita dei bambini di strada e della scuola della pace, partecipe della preghera e dell'amore per i poveri aveva da poco trovato lavoro come responsabile della dogana. Nella notte fra l'8 e il 9 giugno 2007, e stato violentemente torturato e assassinato per non essersi piegato a tentativi di corruzione, impedendo l'ingresso di partite avariate di riso. Aveva 26 anni. "La salute della gente - aveva ripetuto - vale piu del denaro". La partecipazione di tanti al dolore provocato dalla sua morte innocente e dal suo coraggo, ha sorpreso e spaventato i suoi assassini, spezzando la catena di ornicidi e abusi.
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