Non ci sono in questo momento molte parole da dire sugli attentati che hanno ucciso a Tanta e ad Alessandria degli uomini e donne in preghiera nel giorno in cui tutta la Chiesa festeggia l'entrata a Gerusalemme di Gesù su una umile cavalcatura d'asino accolto dalla folla festante che agita rami di palma, segno di pace e di accoglienza.
Questa immagine cruda dice molto dell'abisso del male che insanguina ciò che è simbolo di pace e riconciliazione. Ma questa Santa Settimana che oggi inizia ci ricorda e ci fa vivere, senza scordarci del dolore che fa molto male, che la morte non è l'ultima parola.
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