Ius soli in discussione in commissione Affari Costituzionali del Senato dopo l'ok della Camera un anno e mezzo fa, potrebbe arrivare in Aula il 15 giugno
Petizione su Change.org rilanciata da Ilham Mounssif, la ragazza che un mese fa fu protagonista della triste vicenda dell'accesso negato a Montecitorio. Firma la petizione >>> |
Mentre fanno discutere le parole del pm di Catania Carmelo Zuccaro su ong e migranti, resta ancora al palo in Parlamento la proposta di legge sulla cittadinanza. Il testo, che introdurrebbe nel nostro ordinamento il cosiddetto 'ius soli soft' per i figli di immigrati nati in Italia è in discussione da anni e, a un anno e mezzo dall'approvazione a Montecitorio è fermo in commissione a Palazzo Madama anche se potrebbe arrivare in Aula il 15 giugno. Questo almeno secondo il calendario dell'Assemblea anche se sul testo pesano migliaia di emendamenti presentati dalla Lega, ai quali governo e relatore hanno dato parere contrario.
E' da moltissimo tempo che il tema è all'ordine del giorno delle Camere e un anno e mezzo fa, a metà ottobre 2015, Montecitorio ha anche approvato un testo, finito, poi, però, nelle 'sabbie mobili' in commissione a Palazzo Madama. A un anno dall'ok a quel testo un gruppo di giovani ha deciso di scrivere direttamente ai senatori e organizzare iniziative per porre l'accento sulla questione. Che tocca un milione di ragazzi. "Paula, Mohamed, Marwa - dice l'ex ministro Cecile Kyenge - sono i nomi dei compagni di scuola e degli amici che ogni giorno giocano con i nostri figli, crescono con loro ma non hanno i loro stessi diritti. Sono un milione, sono italiani, ma non per la legge italiana. Hanno il diritto di essere come noi, perché lo sono: italiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, anche per il Paese. Perché lo ius soli è un bene per il nostro Paese. Per questo deve diventare legge il più presto possibile. Ius soli subito".
La mobilitazione dei ragazzi, che hanno anche creato su Facebook un gruppo per spingere la proposta di legge li ha portati a un incontro con il presidente del Senato, Pietro Grasso che si è impegnato sul tema. "Ho incontrato i promotori della legge sulla cittadinanza - ha detto - e mi sono espresso sulla necessità che venga approvata al più presto. M'impegno a sollecitare la trattazione di questa proposta". "Purtroppo le Commissioni stabiliscono priorità - ha aggiunto Grasso - che sfuggono a quelle che possono essere le percezioni e le esigenze dei cittadini".
E' da tredici anni anni che in Parlamento si discute di una riforma in materia di cittadinanza.
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