L'Organizzazione Mondiale della Sanità segnala per l'ennesima volta il dramma dei bambini non vaccinati nella Siria in guerra. Molti sono già ammalati di poliomielite, tanti vorrebbero vaccinarsi ma non riescono. Alcuni di noi, nelle comode città protette, invece deridono il vaccino e addirittura fanno campagne per abolirlo.
Fa riflettere questo mondo curioso, dove chi ha tanto spreca e butta via con disprezzo ciò che invece chi non ha vorrebbe disperatamente. Siamo talmente viziati dai nostri privilegi che neppure sappiamo più apprezzarne il valore. Parliamo dei vaccini.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità segnala per l'ennesima volta il dramma dei bambini non vaccinati nella Siria in guerra.
Almeno 17 nelle regioni orientali sono rimasti paralizzati dalla poliomielite. Altri 200 sono infettati dal virus, che continua a diffondersi. Motivo? Il caos del conflitto che infuria dal 2011: i bombardamenti criminali e sistematici di cliniche e ospedali (in cui si sono distinti il regime di Assad e i suoi alleati), l'assassinio programmato di medici, infermieri e farmacisti hanno impedito la somministrazione su larga scala del vaccino.
Così, malattie che anche in Siria erano scomparse da decenni stanno tornando a colpire. Noi, nel comodo delle nostre città, dall'alto di privilegi che erroneamente diamo per scontati, neppure più sappiamo cosa sia la poliomielite.
L'incubo dei nostri avi sino a solo tre generazioni fa è svanito. Possiamo persino arrogarci il diritto di sfidarlo, di deriderlo, tanto da mettere a rischio i nostri figli. Invece, la poliomielite è un virus terribile, altamente contagioso, si diffonde per via orale-fecale, infiamma il midollo spinale, paralizza le gambe, arriva al cervello, trasforma l'esistenza in un inferno.
E non è l'unico virus "di ritorno". Altre malattie, una volta considerate battute grazie alle campagne di prevenzione, sono massicciamente tornate nelle aree di guerra. Andate a chiederlo ai bambini siriani. Che non sono i soli.
Da tempo lo stesso tipo di allarme viene lanciato dalle organizzazioni umanitarie operanti in Iraq, Afghanistan, nelle aree tribali pakistane, nel profondo dell'Africa. I talebani e le organizzazioni jihadiste in nome di un folle primitivismo anti-occidentale danno la caccia alle équipe mediche che cercano di vaccinare i minori nelle zone rurali.
Per tanti il vaccino sta diventando un sogno impossibile. Lo cercano, si disperano per averlo. Alcuni di noi invece lo deridono e addirittura fanno campagne per abolirlo.
Lorenzo Cremonesi
Lorenzo Cremonesi
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