Sono stati usati idranti e manganelli per cacciarli da Piazza Indipendenza, dove si erano accampati da alcuni giorni: ci sono 13 feriti.
Stamattina presto a Roma la polizia ha sgomberato con la forza circa 150 migranti – prevalentemente rifugiati e richiedenti asilo, quindi persone che hanno diritto di trovarsi in Italia – che si erano accampati vicino alla stazione Termini dopo essere stati sgomberati da un palazzo di via Curtatone che occupavano da tempo.
Per sgomberare i migranti la polizia ha usato degli idranti su persone che stavano dormendo o che si erano appena svegliate, e poi alcune le ha caricate e colpite. Medici senza frontiere ha detto di aver curato 13 feriti. La Questura di Roma si è giustificata dicendo che l’intervento è stato necessario perché i rifugiati hanno rifiutato una soluzione offerta loro dal comune di Roma «ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie».
Ore dopo le persone sgomberate dalla piazza si sono trasferite in una zona verde vicino alla stazione Termini, ma la polizia le ha cacciate anche da lì. Durante una delle cariche della polizia nei pressi della stazione, si sente un poliziotto dire: «Devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa spaccategli un braccio».
Non è chiaro se il comune abbia davvero offerto ai rifugiati una soluzione alternativa, o cosa intenda fare di loro. Le autorità italiane sono formalmente obbligate a occuparsi di queste persone, che hanno ricevuto o richiesto una forma di protezione internazionale. La sindaca Virginia Raggi non ha ancora commentato la questione.
Ore dopo le persone sgomberate dalla piazza si sono trasferite in una zona verde vicino alla stazione Termini, ma la polizia le ha cacciate anche da lì. Durante una delle cariche della polizia nei pressi della stazione, si sente un poliziotto dire: «Devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa spaccategli un braccio».
Non è chiaro se il comune abbia davvero offerto ai rifugiati una soluzione alternativa, o cosa intenda fare di loro. Le autorità italiane sono formalmente obbligate a occuparsi di queste persone, che hanno ricevuto o richiesto una forma di protezione internazionale. La sindaca Virginia Raggi non ha ancora commentato la questione.
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