L'Italia vuole intervenire nei "campi di detenzione" in Libia, attraverso le Ong, per migliorare le condizioni dei migranti trattenuti.
Lo ha detto all'ANSA il viceministro degli Esteri, Mario Giro, confermando il piano proposto alle organizzazioni e anticipato da La Stampa.
"Tra brevissimo, entro settembre" sarà messo a bando uno stanziamento di 6 milioni di euro della Cooperazione italiana, ha aggiunto Giro, spiegando che "anche le autorità libiche saranno totalmente coinvolte, chiedendo loro di farci accedere".
Il progetto prevede di cominciare a Tripoli, per "poi allargarsi" ad altre parti della Libia, "prima fornendo aiuti dall'esterno, con cibo, beni di prima necessità, kit medici, coperte, materassi e letti, per poi piano piano mettere un piede nella porta" dei campi, "fino ad arrivare a gestirli", ha spiegato il viceministro.
"Ci sono però due condizioni: che sia garantita la sicurezza e che le autorità libiche concedano i permessi", ha sottolineato Giro, precisando che "c'è un negoziato in corso".
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