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L'opera dell'artista francese JR è nata da un sogno. E Kikito, bimbo Messicano nato al confine, ne è diventata la personificazione. Ecco come la raccontano Repubblica e il Guardian.
E' gigantesco. Incombe sulla barriera eretta sul confine tra Messico e Stati Uniti come se potesse svellerla da un momento all'altro, con un semplice gesto. Si vede a chilometri di distanza e quando le pattuglie delle guardie di frontiera ci passano sotto storcono il naso. Ma non fa paura. Non minaccia nessuno. Perché è un bambino.
Il suo nome - meglio, nomignolo - è Kikito ed è opera dell'artista francese JR, uno che conosce bene la questione dei migranti, alla quale ha dedicato un lungo progetto, 'Ellis Island of today', che lo ha portato dalle spiagge di Lampedusa al deserto della California.
Come la raccontano Repubblica e il Guardian
La foto di Kikito, alta 20 metri, ritrae il bambino mentre, come in un gioco, guarda oltre la barriera. Grazie alla prospettiva sembra che si stia affacciando sulla recinzione di un giardino, o sulle sponde di un lettino. Tutto molto più innocuo del gigantesco, inquietante muro che divide i due Paesi. E che, come tutti i muri, da quello di Berlino a quello in Cisgiordania, ha ispirato decine di artisti.
Ci sono musicisti che si sono esibiti simultaneamente da un lato e dell'altro della barriera; sono state celebrate messe in contemporanea; si sono giocate partite di pallavolo e writer di ogni genere si sono espressi in qualunque modo. All'altezza di Tijuana è persino comparso un enorme cavallo di legno sul modello di quello di Troia.
Ma il bambino di JR ha ovviamente una valenza particolare. "L'idea mi è venuta in sogno" ha raccontato, "ho sognato di questo bambino che guardava oltre la barriera e quando mi sono svegliato mi sono domandato cosa gli poteva passare mai per la mente. Perché noi adulti sappiamo bene cosa pensare di fronte a un muro come quello. Ma un bambino?".
Emotivo !!!⚘⚘⚘
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