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sabato 30 settembre 2017

Sempre più migranti in Grecia e i campi profughi affondano nella miseria



Globalist
Mai cosi tanti dal marzo 2015: arrivano da Siria e Iraq in condizioni drammatiche: le donne stuprate, gli uomini torturati e migliaia di bambini non accompagnati. E i campi d'accoglienza sono al collasso.


Minori non accompagnati che arrivano esausti, donne violate, uomini torturati. La Grecia sta vivendo un drammatico aumento del numero di rifugiati e migranti che entrano nel paese. 


E questo rende sempre più complicate le condizioni di vita nei campi allestiti sull'isola, già tragicamente fatiscenti e al limite del collasso. Il numero di persone che raggiungono l'isola, attraverso le frontiere terrestri e marittime, è più che raddoppiato dall'inizio dell'estate. Gli arrivi hanno toccato il livello più alto dal marzo 2016, con più di 200 uomini, donne e bambini registrati ogni giorno. A darne notizia è il quotidiano inglese The Guardian. 

"È una situazione drammatica", spiega Elias Pavlopoulos, capo di Medici Senza Frontiere in Grecia. "Ci sono famiglie intere che fuggono da zone di guerra in Siria e in Iraq. Negli ultimi mesi abbiamo assistito un numero impressionante di persone che hanno subito abusi e torture, vittime di stupri. Mai visto tanta violenza".

Nonostante l'impegno dell'Unione Europea datato settembre 2015 per trasferire 160.000 richiedenti asilo - di cui 106.000 dalla Grecia e dalla Italia - solo 29.000 migranti sono stati spostati in altri paesi europei.

I rifugiati e gli immigrati arrivano ​​in Grecia non solo via mare dalla Turchia, ma a piedi oltre la frontiera tra i due paesi. Mercoledì, la polizia ha dato notizia che 37 rifugiati, di cui 19 bambini, provenineti dall'Iraq, dalla Siria, dall'Eritrea e dall'Afghanistan, sono stati scaricati da contrabbandieri sull'autostrada nazionale di Salonicco.

"Stiamo vivendo i giorni del 2015", ha dichiarato Pantelis Dimitriou dell'Iliaktida, una ONG locale che accoglie i migranti a Lesbos: "I flussi sono diventati enormi. Da circa 50 a 60 all'inizio di luglio sono attualmente più di 200 ogni giorno. Forse sono le elezioni tedesche, forse si tratta delle relazioni sempre più incrinate tra Turchia e Unione Europea, o forse questa massa che arriva è l'ultima in fuga prima dell'inverno, ma qualcosa sta succedendo". 

Ancora più preoccupante è il numero di minori che compiono il viaggio spesso travagliato per arrivare in Grecia. Save the Children stima che circa il 40% dei nuovi arrivati ​​abbiano meno di 18 anni. Oltre 1.500 minori non accompagnati sono attualmente in lista d'attesa in Grecia per essere alloggiati in rifugi per bambini.

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