Sono da sei mesi in sciopero della fame, la loro storia ha fatto il giro del mondo e anche per loro, non c‘è stata pietà. Un tribunale di Ankara, questo giovedì ha stabilito che Nuriye Gulmen, docente universitaria, e Semih Ozakca, insegnante di scuola primaria, resteranno agli arresti.
Nuriye Gulmen, docente universitaria, e Semih Ozakca, insegnante di scuola primaria |
Durante l’udienza proteste fuori dall’aula, scontri, feriti e 20 arresti.
I due sono diventati un simbolo della resistenza alla repressione di Stato firmata Erdogan, quella che ha fatto sì che in Turchia venissero licenziati o sospesi 150mila dipendenti pubblici, dal fallito colpo di Stato dell’estate 2016. Esra Ozakca, la moglie di Semih ha raccontato che: “Due giorni fa anche i loro avvocati sono finiti agli arresti, sono ancora sotto la custodia della polizia” – aggiunge che è stata fatta irruzione nell’aula per constatare se ci fosse una ghigliottina.
I due sono diventati un simbolo della resistenza alla repressione di Stato firmata Erdogan, quella che ha fatto sì che in Turchia venissero licenziati o sospesi 150mila dipendenti pubblici, dal fallito colpo di Stato dell’estate 2016. Esra Ozakca, la moglie di Semih ha raccontato che: “Due giorni fa anche i loro avvocati sono finiti agli arresti, sono ancora sotto la custodia della polizia” – aggiunge che è stata fatta irruzione nell’aula per constatare se ci fosse una ghigliottina.
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