Il celebre fotografo e regista Rankin, si è unito all'Unicef per realizzare un video di 60 secondi sul dramma dei "bambini sperduti".
Il celebre fotografo e regista Rankin, si è unito all'Unicef per realizzare un video di 60 secondi sul dramma dei "bambini sperduti" a causa di guerra, povertà e disastri, con particolare attenzione a quelli separati dalle famiglie una volta diventati rifugiati. Il video, che vuole spingere a una riflessione, invita le persone a guardare oltre le etichette di rifugiato e migrante e considerare ogni bambino come un bambino, prima di tutto, a prescindere dalla sua provenienza. Il video, accompagnato dall'intensa canzone dei Bastille, "Four Walls", ritrae bambini rifugiati e migranti mentre guardano dei filmati di bambini in pericolo in tutto il mondo. Molti dei bambini che hanno realizzato il video sono essi stessi rifugiati scappati dagli orrori della guerra e che ora stanno tentando di ricostruirsi una vita. Lo scopo del video è quello di sfidare gli stereotipi e i pregiudizi sui rifugiati, offrendo ai bambini una possibilita' per dire che hanno le stesse speranze, paure e sogni di ogni altro bambino.
"Amo girare con i bambini (sono così espressivi, non trattengono nulla) - ha dichiarato Rankin -. Io sono un papà, riesco a capire i bambini, ma di tanto in tanto, mentre giravamo il video, mi hanno colpito le esperienze che alcuni di loro hanno vissuto. Volevamo partecipassero alla realizzazione del video tre bambini siriani che però non hanno potuto farlo. Il giorno prima dell'inizio delle riprese, il papà ha saputo che suo fratello era stato ucciso in un bombardamento ad Aleppo. Questi bambini hanno ancora parenti in pericolo in Siria. Mi hanno detto che a loro mancano le proprie famiglie e che si preoccupano ogni giorno per loro. Non dovremmo etichettare e giudicare questi bambini, perché ciò di cui hanno realmente bisogno è amore, sicurezza e calore. 'Rifugiato che cosa può significare per un bambino? Un bambino è un bambino ed è tutto quel che conta".
Nel mondo, circa 50 milioni di bambini vivono fuori dal proprio paese di nascita o sono sfollati all'interno dei loro paesi, almeno 28 milioni di questi bambini hanno abbandonato le proprie case a causa di guerre e conflitti. Il numero di bambini rifugiati e migranti che viaggiano da soli ha raggiunto un numero record, aumentando di circa 5 volte rispetto al 2010. Almeno 300.000 bambini separati e non accompagnati sono stati registrati in circa 80 paesi tra il 2015 e il 2016, rispetto ai 66.000 nel 2010 - 2011. (DIRE)
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