Parte il servizio civile dedicato anche ai ragazzi rifugiati in Italia. E' stato pubblicato, sul sito del dipartimento del Servizio civile, l'avviso riguardante i 'Progetti di servizio civile universale da realizzare anche con l'impiego di giovani titolari di protezione internazionale ed umanitaria", con scadenza 30 novembre 2017.
L'avviso - che va ad integrare quello precedentemente pubblicato il 3 agosto 2017 - rappresenta il primo tentativo, nell'ambito del Servizio civile, di coinvolgere i giovani titolari di protezione internazionale e umanitaria, in un'ottica di solidarietà e di integrazione sociale. Saranno, infatti, 3.000 quelli che vi potranno accedere e che saranno impegnati in progetti dedicati all'assistenza e ai servizi alla persona; alla protezione civile; all'ambiente; al patrimonio artistico e culturale; alla tutela dei diritti civili, con riguardo al diritto di cittadinanza e alla tutela delle minoranze.
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Soddisfatto il sottosegretario Luigi Bobba dichiara: "E' una novità importante quella che vede coinvolti, per la prima volta, in progetti di Servizio civile, giovani titolari di protezione internazionale e umanitaria. Questo progetto si inserisce pienamente nel Piano nazionale d'integrazione del ministero dell'Interno e vuole creare nella vita di questi giovani un legame di riconoscenza con l'Italia, oltrechè offrire loro un'opportunità di crescita sociale e di formazione civile".
Anche il sottosegretario Franca Biondelli esprime la propria soddisfazione: "Ho avuto modo già all'indomani della firma del protocollo d'intesa di dichiararmi molto soddisfatta per il risultato raggiunto. Oggi non posso che ribadirlo: è il percorso giusto perché conduce i giovani coinvolti nei progetti verso maggiori competenze e autonomia, contribuendo fortemente alla loro integrazione nel nostro tessuto sociale attraverso una maggiore conoscenza e la condivisione di valori".
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