Prorogata in Myanmar almeno fino al 10 gennaio la detenzione per due reporter dell'agenzia di stampa Reuters arrestati due settimane fa: lo ha annunciato oggi il giudice Ohn Myint, del tribunale di Yangon, secondo il quale "gli interrogatori proseguono".
Wa Lone e Kyaw Soe Oo, di 31 e 27 anni, sono stati arrestati dalla polizia il 12 dicembre con l'accusa di detenzione di documenti riservati. I due stavano indagando sulle accuse di "pulizia etnica" nei confronti delle comunità Rohingya da parte dell'esercito birmano.
Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, non sarebbe esclusa "la possibilità di un genocidio" a danno delle comunità, di religione musulmana.
Accuse respinte dall'esercito e dal governo birmano. "Dite a tutti i giornalisti di essere molto cauti" ha detto Kyaw Soe Oo in tribunale. "Tutto ciò è molto inquietante, non abbiamo fatto nulla di male". I due cronisti sono apparsi oggi per la prima volta dal giorno del loro arresto.
Accuse respinte dall'esercito e dal governo birmano. "Dite a tutti i giornalisti di essere molto cauti" ha detto Kyaw Soe Oo in tribunale. "Tutto ciò è molto inquietante, non abbiamo fatto nulla di male". I due cronisti sono apparsi oggi per la prima volta dal giorno del loro arresto.
Nei giorni scorsi nemmeno familiari e avvocati avrebbero potuto incontrarli. I fatti per i quali i reporter sono accusati sono punibili con 14 anni di carcere.
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