Kinshasa - Il governo francese ha condannato le violenze di ieri nella capitale della Repubblica democratica del Congo (Rdc), Kinshasa, in cui sono stati uccisi sei manifestanti.
In una dichiarazione diffusa oggi il portavoce del ministero degli Esteri di Parigi ha ribadito il suo appello “per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, a cominciare dal diritto alla protesta” e ha chiesto alle autorità congolesi di ricorrere a un “uso proporzionato della forza nel mantenimento dell'ordine pubblico”.
Almeno sei persone sono morte e 65 sono rimaste ferite negli scontri avvenuti ieri a Kinshasa, dove i manifestanti dell’opposizione sono scesi nuovamente in piazza per chiedere le dimissioni del presidente Joseph Kabila. Secondo quanto riferito dal portavoce della Missione delle Nazioni Unite nella Rdc (Monusco), Florence Marchal, gli scontri sono iniziati a seguito dell’intervento delle forze dell’ordine che hanno usato gas lacrimogeni e proiettili veri.
Secondo quanto riferito dal portavoce della polizia congolese all’emittente statale “Rtnc”, tuttavia, le vittime sarebbero due mentre nove agenti di polizia sarebbero rimasti feriti, di cui due in modo serio.
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