La comunità ebraica di Victoria, in Texas, tende la mano ai musulmani della città rimasti senza moschea dopo l'incendio doloso che l'ha distrutta lo scorso 28 gennaio.
L'iniziativa è stata promossa da Robert Loeb, presidente di B'nai Israel - corrente dell'ebraismo riformato - che ha spiegato l'iniziativa come un semplice quanto importante atto di solidarietà fra cittadini: "Qui ci conosciamo tutti, frequentiamo numerosi fedeli musulmani e ci sentiamo solidali con loro. L'incendio è stato un evento tragico per tutti - ha proseguito Loeb - noi ebrei ci sentiamo particolarmente vicini ai fedeli musulmani, quando una calamità come questa accade è necessario stare insieme".
E' stato il presidente della comunità islamica locale, Shahid Hashmi, a raccontare l'episodio: "Alcuni fedeli sono venuti a casa mia e mi hanno consegnato le chiavi della sinagoga". Un gesto che ha conquistato numerosi consensi in rete dove, in molti, senza distinzione di fede, hanno elogiato l'iniziativa.
"Vorrei ringraziarvi a nome di tutta la comunità musulmana - scrive una fedele nella pagina Facebook della congregazione - affrontare le disgrazie insieme mi riempe di gioia: Dio - prosegue - conosce veramente cosa ci serve per uscire dall'angoscia. Siamo tutti popoli del libro, sono orgoglioso di chiamarvi tutti fratelli e sorelle, grazie".
Messaggi di sostegno e supporto anche da fedeli cristiani: "Il mio cuore è colmo di gioia per il vostro gesto pieno di vera fede, amore e comprensione. Questo è quello che vuole Dio da noi, grazie per essere un raggio di luce in un mondo che sta diventando sempre più tetro"
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