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giovedì 1 marzo 2018

Il Camerun sull’orlo di un conflitto civile. Attivisti della regione Amabazonia scelgono la via delle armi.

La Stampa
Gli attivisti delle regioni anglofone scelgono la via delle armi. Il governo reprime duramente.
Manifestazioni nella regione anglofona del Camerun per chiedere l'indipendenza
In risposta alla durissima repressione attuata dal governo di Yaoundè successiva alla proclamazione di indipendenza, lo scorso ottobre, della Repubblica di Ambazonia, i leader separatisti anglofoni hanno diffuso una vera e propria chiamata alle armi. 

La scelta ha avuto una prima, drammatica applicazione l’11 febbraio scorso, anniversario del referendum che condusse all’unificazione del Camerun nel 1961, quando irredentisti e forze governative si sono fronteggiati nella zona di Kembong (regione anglofona sud-occidentale) e sono morti tre effettivi della polizia mentre i feriti, di entrambi i campi, sono stati decine. 

«È giunta l’ora dell’autodifesa e della protezione della nostra comunità – ha dichiarato Sako Ikome Samuel nel suo primo discorso in qualità di nuovo leader dell’autoproclamata Repubblica di Ambazonia dopo l’arresto in Nigeria dello storico capo Julius Ayuk Tabe e 46 membri del movimento - Non possiamo rimanere inermi di fronte alla distruzione sfrenata delle vite e delle nostre proprietà. Lavoreremo quindi per organizzare i gruppi di autodifesa e di sicurezza contro i soprusi da parte dei francofoni».


Luca Attanasio

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