Pagine

martedì 13 marzo 2018

La Gran Bretagna costruirà una prigione a Lagos per il rimpatrio dei detenuti nigeriani

Il Giornale
A finanziarla i fondi per il contrasto dell'immigrazione illegale. Così il risparmio è di 40mila euro a detenuto. Il governo inglese costruirà un'ala di una prigione a Lagos per spedire in patria i criminali nigeriani ospiti delle carceri di Sua maestà. E lo farà con i fondi per contrastare l'immigrazione illegale. In Italia è praticamente impossibile rimandare a casa gli stranieri dietro le sbarre, che sono un detenuto su tre.


Nigeriani, marocchini, tunisini, albanesi e romeni considerano il Belpaese un "paradiso penale", come ha denunciato a fine gennaio il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Bologna, Ignazio De Francisci. Il ministro degli Esteri inglese, Boris Johnson, ha annunciato al Parlamento la costruzione di una nuova ala del carcere Kiri-Kiri nella capitale nigeriana con 122 posti letto per i detenuti rimpatriati da Londra. La prigione di massima sicurezza nigeriana ha una storia controversa per sovraffollamento, violenze e alta mortalità fra i carcerati.

Per questo motivo Londra ha deciso di mettere in piedi una nuova ala che rispetti le condizioni di vivibilità previste dalle Nazioni Unite. L'obiettivo è rispedire in patria i 270 condannati nigeriani delle carceri britanniche. L'investimento è di 788mila euro, ma ogni straniero detenuto in patria costa circa 40mila euro all'anno. Ed il bello è che le autorità britanniche utilizzeranno, senza battere ciglio, i fondi per il ritorno a casa dei migranti illegali. Johnson ha sottolineato che "aiutare la Nigeria a migliorare le condizioni penitenziarie permetterà di trasferire un maggiore numero di detenuti nigeriani liberando posti nelle carceri del Regno Unito".

Gli inglesi hanno chiuso accordi per il trasferimento di detenuti anche con Albania, Ruanda, Giamaica e Libia.
[...]

Fausto Biloslavo

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.