Stando alle testimonianze dai media curdi nella città occupata continuano violenze, furti e vessazioni.
L’accusa è di quelle pesanti e, seppur con le difficoltà del caso, sembra proprio che le denunce dei curdi siano fondate: le bande jihadiste pagate da Ankara si stanno macchiando di veri e propri crimini di guerra contro donne e ragazze di Afrin.
Violenze contro le donne ad Afrin |
Qualcosa che ricorda le violenze subite dalle donne yazide quando le loro terre furono invase dallo Stato Islamico.Ora le violenze obbediscono anche all’obiettivo politico di ripulire dai curdi l’intera area e ‘sterilizzare’ un popolo che la Turchia non vuole ai propri confini.
Nei primi giorni dopo l’occupazione della città di Afrin sono stati denunciati e documentati i saccheggi delle case e dei negozi. O l’abbattimento di statue o simboli dell’identità curda.
Ma adesso, secondo le denunce, dozzine di ragazze e donne sono state rapite dopo l’occupazione cominciata il18 marzo. Donne che sono segregate in case del centro della città e che sono sottoposte a sistematiche aggressioni sessuali da parte di soldati turchi e delle milizie jihadiste loro alleate che si sono riunite sotto la bandiera del Libero esercito siriano.
Stando alle testimonianze riportate dai media curdi un testimone residente nel quartiere di Mahmudiya i miliziani "sono entrati nelle nostre case e hanno preso tutti i nostri preziosi oggetti dal giorno in cui sono arrivati. Hanno portato via tutto l’oro e il resto caricandolo sui camion. Quindi hanno radunato le persone che si trovavano in città separando uomini e donne in diverse aree. Sentivamo le urla delle donne. Non so cosa abbiano fatto a loro. Ci hanno torturato dicendo che noi eravamo sostenitori dei terroristi, che avrebbero preso tutti i nostri averi e le donne.
Siamo stati rilasciati dopo due giorni senza cibo e acqua, ma alcune ragazze e donne non sono tornate. Sono state portate da qualche altra parte ma non sappiamo dove. Due ragazze di 14-15 anni sono tra quelle che sono state portate via e poi sono scomparse”.
Stando alla testimonianza di una donna rimasta ad Afrin in un solo quartiere ci sono circa 15 ragazze scomparse e hanno un'età compresa tra i 14 e i 20 anni.
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