Ci sono molte donne e bambini. A riferirlo è al Jazeera. Il bilancio potrebbe aggravarsi. Un medico volontario: "Mille persone con difficoltà respiratorie". Damasco smentisce l'utilizzo di armi chimiche.
Almeno 70 persone sono rimaste uccise in un sospetto attacco chimico a Duma, roccaforte dei ribelli siriani nella Ghouta orientale, alle porte di Damasco. Lo rende noto al Jazeera, riportando le testimonianze dei residenti e degli attivisti.
I White Helmets, un gruppo di soccorritori che operano in aree controllate dall'opposizione in Siria, hanno affermato che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. Damasco, riferiscono i media statali, ha negato l'utilizzo di armi chimiche.
Al Jazeera riferisce che Moayed al-Dayrani, un residente di Duma e medico volontario, ha detto che il bilancio delle vittime dovrebbe aumentare. "Al momento stiamo affrontando più di mille casi di persone che hanno difficoltà a respirare dopo che una bomba al cloro è stata sganciata sulla città e il numero di morti probabilmente aumenterà ancora", ha affermato.
Le forze filogovernative e i loro alleati venerdì hanno lanciato una massiccia offensiva di terra su Duma, l'ultima roccaforte ribelle rimanente vicino alla capitale. Fonti del governo di Damasco hanno liquidato la notizia di attacco con armi chimiche come un tentativo dei ribelli del gruppo Jaish al-Islam di fermare l'avanzata dell'esercito.
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