Bambini piccolissimi costretti a lavorare. Come questi innocenti in un deposito di carbone a Jalalabad in Afghanistan.
I dati sono disarmanti e dovrebbero far riflettere. Ma non accade mai. Nel nome del Dio denaro molti non si fermano nemmeno di fronte al peggiore degli sfruttamenti, quelli dei bambini: in tutto il mondo 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni sono coinvolti nel lavoro minorile.
La comunità internazionale non fa nulla contro questa piaga e, soprattutto, al di là di un po' di assistenza, poco o nulla fa contro i meccanismi di sfruttamento economico che sono alla base di questo dramma mondiale.
Dei 115 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni impiegati nelle forme peggiori di lavoro minorile, come quelle che prevedono carichi pesanti, contatto con sostanze chimiche e un orario di lavoro prolungato, il 60% risulta impiegato nell’agricoltura, il 7% nell’industria e il 26% nei servizi.
Questo bambino, con altri bambini, è costretto a lavorare in un deposito di carbone a Jalalabad in Afghanistan. Ma guerre per questi bambini non se ne fanno.
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