Soccorse una donna incinta sulle Alpi e per questo è stato indagato: Benoit Ducos sarà il 4 maggio al Metastasio nella giornata inaugurale del “Mediterraneo Downtown”, il primo festival dedicato alle urgenze del "Mare Nostrum"
Benoit Ducos |
Ducos, che nell’occasione disse “Lo rifarei di nuovo”, riceverà il premio insieme a Anne Moutte e Pierre Mumber, tutti volontari dell’associazione “Tous Migrants” di Briançon”. Il premio a Ducos è un modo per ricordare che non solo “la solidarietà non è reato” secondo l’ormai noto slogan di tante ong, ma anche perché il lavoro di “Tous Migrants”, movimento di cittadini che si è mobilitato per rispondere alle criticità dell’accoglienza in questa zona di confine, sposa completamente lo spirito del festival: «La nostra inerzia, il nostro disinteresse, la nostra involontaria complicità – dice il direttore artistico Raffaele Palumbo – stanno frapponendo una sorta di distanza di sicurezza tra noi e il resto dei popoli del Mediterraneo. Stiamo cercando di non condividere uno stesso destino. Il nostro festival è un piccolo contributo a generare un racconto comune e nuovo del continente liquido, come lo chiama Braudel. Guardare gli altri per guardarci allo specchio».
La testimonianza delle famiglie che accolgono rifugiati. Cattivissimi, anzi cattivissime: sono quelle famiglie che accolgono in casa altre famiglie. Di migranti o rifugiati. Famiglie apparentemente normali che mettono la loro casa e il loro tempo a disposizione di altre persone, creando un circolo di solidarietà, accoglienza e condivisione. Arrivano da Ventimiglia a Lido di Camaiore, sono la famiglia di Pirrera-Torre e la famiglia Bastari-Mankowski. L’evento è organizzato insieme a Welcome refugees l’associazione che lavora per promuovere questo modello di accoglienza.
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