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Una delegazione del governo eritreo è arrivata nella capitale etiopica di Addis Abeba per avviare dei colloqui, solo alcuni giorni dopo che, i leader dei due paesi, hanno espresso la volontà di risolvere pacificamente la disputa di vecchia data sui confini.
I colloqui di pace saranno i primi dopo due decenni di guerra di confine che hanno causato la morte di almeno 70.000 persone.
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha accolto la delegazione eritrea guidata dal suo ministro degli Esteri, Osman Saleh.
Ci sono grandi speranze che i colloqui costituiranno la fine di due decenni di stallo tra i due paesi che condividono cultura, religione e lingua.
Il giovane leader etiopico, primo ministro che ha assunto la carica solo in aprile ha introdotto un'ampia gamma di riforme, tra cui aperture di convivenza pacifica e cooperazione economica con i paesi vicini.
A prescindere dai protocolli diplomatici e dalle sottigliezze, il primo ministro Abiy Ahmed ha accolto con favore la delegazione eritrea, mantenendo la promessa fatta pochi giorni prima al presidente eritreo Isaias Afwerki.
L'accordo di pace firmato nel dicembre 2000 è stato bloccato per 18 anni fino a quando Ahmed ha teso un ramo di ulivo all'Eritrea in un discorso parlamentare la scorsa settimana, ottenendo una risposta positiva dal presidente eritreo, che ha descritto gli sviluppi come "segnali positivi" da Addis Ababa annunciando l'invio di una delegazione per "valutare gli sviluppi attuali direttamente e in profondità".
Ezio Savasta
Fonte: Notizie ESAT
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