Ostia, Rimini, Aprilia, Recanati, Jesolo, Brescia, Cagliari: il controllo illegale del territorio da parte di CasaPound e Forza Nuova, spesso spalleggiati da gruppi di estrema destra europei.
Le ronde di CasaPound a Ostia |
Un vento nero su cui soffia, ben contento, il ministro Salvini. Ai primi di luglio militanti di Forza Nuova e Onr, movimento di estrema destra polacco hanno pattugliato le spiagge di Rimini in un'operazione definita 'per la sicurezza' e 'conclusa con successo' secondo gli stessi esponenti di Forza Nuova che hanno rivendicato il merito di aver fatto sentire qualcuno 'più sicuro e per un attimo padrone a casa propria'.
A Brescia sono partiti i gruppi di pattugliamento di Forza Nuova con tanto di divisa: vestiti con maglie nere con la scritta "Trincea urbana" hanno l'obiettivo di vigilare sui "quartieri della vergogna" nelle periferie.
Ma FN arriva sui treni - con le sempre più frequenti "passeggiate sui convogli" - sulla linea Cesena-Forlì, ma anche in diverse altre linee del Nord. O nei cimiteri, contro i presunti satanisti in provincia di Biella.
La loro una campagna nazionale da Recanati a Castelvolturno, da Jesolo a Sanremo allo scopo di alimentare l'ostilità soprattutto nei confronti degli stranieri. Cittadini immigrati ma non solo.
Nel mirino di CasaPound sono finiti anche i parcheggiatori abusivi: gli ultimi blitz anche in Sardegna, a Cagliari. E non più tardi del 10 luglio è morto un cittadino marocchino inseguito da una ronda ad Aprilia.
Nonostante l'interrogazione a luglio di Nicola Fratoianni di Leu in Parlamento il Governo non ha mai risposto. "Gruppi fascisti e neonazisti non possono in alcun modo avere la libertà di affermare di 'sostituirsi' allo Stato nel presidiare i territori - aveva detto Fratoianni - organizzando delle vere e proprie 'ronde nere' per dar sfogo ai loro sentimenti xenofobi e antidemocratici".
Sul caso di Ostia sia la presidente M5S del municipio che LeU chiedono l'intervento del ministro Salvini "perchè non spetta a loro il controllo delle regole". "No alle ronde intimidatorie, no ai blitz fai da te" dice la presidente pentastellata del municipio di Ostia, Giuliana Di Pillo, condannando il blitz con tanto di pettorine con la scritta Casapound ed immortalato in un video dal consigliere municipale della formazione di destra Luca Marsella.
Sul caso di Ostia sia la presidente M5S del municipio che LeU chiedono l'intervento del ministro Salvini "perchè non spetta a loro il controllo delle regole". "No alle ronde intimidatorie, no ai blitz fai da te" dice la presidente pentastellata del municipio di Ostia, Giuliana Di Pillo, condannando il blitz con tanto di pettorine con la scritta Casapound ed immortalato in un video dal consigliere municipale della formazione di destra Luca Marsella.
Il Gruppo della Polizia Locale ha messo a disposizione un numero per denunciare tale fenomeno. A stigmatizzare l'episodio, che si era verificato anche lo scorso anno, anche Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma deputato LeU. Nel video postato da Marsella su Facebook si vedono membri di Casapound allontanare un venditore di cocco tra i bagnanti. E tutto questo accade mentre il Viminale con una campagna demagogica vara sulle spiagge la campagna "Estate sicura" contro gli ambulanti.
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