Migliaia di persone al presidio contro il vertice in Prefettura. Alla manifestazione associazioni, movimenti e partiti politici: tra gli altri, Cgil, Anpi, Pd e Leu.
Tra la folla c’è anche una squadra di calcio, la «St Ambroeus Fc», è la prima formazione composta da rifugiati iscritta alla Figc. In 15 mila, secondo gli organizzatori, le persone che hanno risposto all’appello di ritrovarsi in piazza San Babila contro il summit tra il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il premier ungherese Viktor Orbán.
Alla manifestazione «Europa senza muri», organizzata dalle stesse realtà che a Milano hanno promosso la grande tavolata per l’integrazione che si è tenuta in città lo scorso giugno, hanno aderito anche partiti politici, come il Pd, Leu e Possibile, l’Anpi, i sindacati, a partire dalla Cgil, centri sociali, collettivi studenteschi, oltre ai Sentinelli di Milano. Piazza presidiata dalle forze dell’ordine, bloccato l’accesso a corso Monforte, dove si trova la sede della prefettura, da camionette della polizia e da agenti in tenuta antisommossa.
«No al Medioevo di Salvini»
«Siamo al fianco di chi in questi anni ha tenuto fede al progetto umanitario, alle Ong in mare. Ho letto quello che ha detto Salvini su di noi, dicendo che ci dovremmo vergognare. Secondo me è lui che si dovrebbe vergognare degli insulti che fa sulla storia di questo paese», ha detto l’assessore al Welafare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, dal palco della manifestazione di piazza San Babila.
«No al Medioevo di Salvini»
«Siamo al fianco di chi in questi anni ha tenuto fede al progetto umanitario, alle Ong in mare. Ho letto quello che ha detto Salvini su di noi, dicendo che ci dovremmo vergognare. Secondo me è lui che si dovrebbe vergognare degli insulti che fa sulla storia di questo paese», ha detto l’assessore al Welafare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, dal palco della manifestazione di piazza San Babila.
«Salvini usa l’immigrazione come arma di distrazione di massa. Noi l’Europa la vogliamo cambiare. Non ci faremo portare nel suo medioevo dei diritti», ha concluso Majorino.
«L’Ue cambi, ma no al nazionalismo»
«L’Ue cambi, ma no al nazionalismo»
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.