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venerdì 24 agosto 2018

Ricordo di Jerry Essan Masslo morto 29 anni fa di razzismo in Italia. Allora ci fu profondo sdegno e una forte reazione nel paese.

Blog Diritti Umani - Human Rights
L'uccisione a Villa Literno di Jerry Essan Masslo, rifugiato sudafricano, divenne simbolo della violenza razziale nel nostro Paese, tanto da segnare il dibattito politico in corso negli anni '90
Jerry Essan Masslo
Arrivato in Italia nel 1988 dal Sudafrica dove esisteva ancora l'apartheid, Jerry Essan Masslo ebbe riconosciuto lo status di rifugiato solo dalle Nazioni Unite e non dall'Italia (all'epoca era previsto solo per i migranti dell’Europa dell’Est). Dopo essere stato accolto alla Tenda di Abramo, centro della Comunità di Sant'Egidio a Roma, dove frequentò la Scuola di lingua italiana, la mensa della Comunità e la Chiesa battista, Jerry Masllo nell'estate del 1989 andò a Villa Literno per la raccolta dei pomodori. Qui la sera tra il 24 e il 25 agosto, nella casupola abbandonata dove viveva con i suoi amici, si oppose all'aggressione di alcuni giovani che volevano derubarli, e per questo fu sparato e ucciso. 

Il funerale di Jerry Essan Masslo a Villa Literno
"La sua morte sconvolge l'Italia - ricorda Daniela Pompei della Comunità di Sant’Egidio - Per la prima volta i funerali di un nero sono trasmessi dalla Rai: alle esequie sono presenti il vicepresidente del Consiglio dei ministri Claudio Martelli e altre autorità. Le associazioni e i sindacati si mobilitano. Nell’ottobre del 1989 si svolge a Roma la prima grande manifestazione antirazzista con la partecipazione di oltre 150 mila persone". 

Oggi che l'Europa è meta di tanti uomini, donne e bambini che fuggono da guerra e persecuzioni da tanti angoli della terra, Jerry Masslo con la sua morte contribuì in modo rilevante a cambiare la legislazione italiana nel merito e iniziò a far capire all'opinione pubblica i problemi che si portavano con se i profughi che chiedono ospitalità in terre che vivono nella pace e nella sicurezza.

Dopo la morte di Jerry Masllo la legge Martelli, tra le altre cose, eliminò la clausola geografica e in Italia si poté chiedere asilo provenendo da qualsiasi Paese del mondo. Sabato sarà ricordato in una Villa Literno .

Ma oggi si cerca di rinnegare questi passi avanti della coscienza civile e della legislazione che l'Italia ha fatto in questi anni.
Questo anniversario si colloca nei giorni in cui in Italia è ancora aperta la vicenda della nave Diciotti: 150 rifugiati che sono già su una nave italiana, in un porto italiano non vengono fatti scendere, continuando ad aumentare le loro sofferenze, usati come ostaggi in una vicenda politica che non li riguarda. 
In tanti attoniti guardano e non riescono a reagire con un sobbalzo di coscienza civile per ridare all'Italia la legalità e la dignità di un paese che rispetta e difende i diritti di ogni uomo e donna a partire dai più fragili.

Ezio Savasta

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