AdnKronos/Dpa
Buenos AiresUn rapporto di Amnesty International denuncia migliaia di casi di esecuzione extragiudiziali da parte delle forze di sicurezza del Venezuela, di cui sono vittima soprattutto giovani uomini delle fasce più povere della popolazione.
La Cofavic, una Ong venezuelana che rappresenta le famiglie delle vittime, ha documentato 6.385 esecuzioni extragiudiziali fra il 2012 e il 2017, nota il rapporto. Ma secondo Amnesty, i casi fra il 2015 e il 2017 arrivano a 8.292.
Il rapporto, presentato in una conferenza stampa a Buenos Aires, cita anche i dati della procura generale venezuelana, secondo i quali 4.667 persone sono state uccise dalle forze di polizia nel 2016 e 1.848 nei primi sei mesi del 2017.
Secondo Amnesty, la polizia fa un'uso eccessivo e militarizzato della forza, spesso con l'intento di uccidere. Le vittime vengono poi presentate come criminali, anche se erano manifestanti o persone disarmate. Nel 2017, il 95% di queste vittime erano maschi fra i 12 e i 44 anni.
Le uccisioni extragiudiziali si aggiungono al contesto di estrema violenza del Venezuela, che ha un tasso di 89 omicidi ogni 100mila abitanti, uno dei più alti del mondo. Solo in un paese in guerra come la Siria vi sono livelli maggiori di violenza, ha denunciato il portavoce di Amnesty Esteban Beltran.
"La violenza è uno dei motivi per i quali i venezuelani sono stati costretti a lasciare il paese negli ultimi anni", ha sottolineato Mariana Fontoura Marques, della sezione argentina di Amnesty, ricordando gli oltre 2,3 milioni di persone che dal 2014 hanno lasciato il Venezuela guidato dal presidente Nicolas Maduro, in preda ad una drammatica crisi politica ed economica.
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