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martedì 20 novembre 2018

20 Novembre - Giornata mondiale dell’infanzia: diritti negati in tutto il mondo #WorldChildrensDay

Nuova Ecologia
Mortalità infantile, malnutrizione, violenze, malattie, matrimoni precoci, lavoro minorile. UNICEF racconta con i numeri le emergenze che si consumano nel silenzio generale e vedono coinvolti i più piccoli. Anche in Italia.





Per la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, celebrata oggi in tutto il mondo, UNICEF dà voce ai numeri per far capire quanto ancora debba essere fatto in ogni angolo del pianeta per tutelare i diritti dei più piccoli.

Mortalità infantile
A livello globale ogni 5 secondi muore un bambino sotto i 15 anni (6,3 milioni nel 2017) spesso per cause prevenibili. La maggior parte di queste morti – 5,4 milioni – avvengono nei primi 5 anni di vita, e circa la metà sono di neonati. Il numero di bambini che muoiono sotto i 5 anni è diminuito fortemente dai 12,6 milioni del 1990 ai 5,4 milioni del 2017. Nel 2017, 2,5 milioni di neonati sono morti nel loro primo mese di vita.

Focus Italia
In Italia il tasso di mortalità sotto i 5 anni nel 1990 era di 10 morti ogni 1.000 nati vivi, mentre nel 2017 è calato a 3 morti ogni 1.000 nati vivi. Nel 1990 il tasso di mortalità sotto 1 anno era di 8 morti ogni 1.000 nati vivi, mentre nel 2017 è calato a 3. Nel 1990 il tasso di mortalità neonatale nel 1990 era di 6 morti ogni 1.000 nati vivi, mentre nel 2017 è calato a 2.

Malnutrizione
Ogni anno la malnutrizione è concausa della morte di circa 3 milioni di bambini sotto i 5 anni. Oltre 200 milioni sono i bambini malnutriti in tutto il mondo. In Yemen, ogni anno 30.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per malattie che hanno come concausa la malnutrizione. 1,8 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta, di questi 400.000 bambini rischiano la vita e un totale di 18,5 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare. In Repubblica Democratica del Congo 2 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta grave.

Emergenze
A livello globale 1 bambino su 4 vive in un paese colpito da conflitti o disastri naturali. Inoltre, 117 milioni di persone vivono in situazioni di conflitto e disastri senza accesso ad acqua sicura.

Violenza
A livello globale, poco più di 1 studente su 3 fra 13 e 15 anni è vittima di bullismo e circa la stessa percentuale è coinvolta in scontri fisici. Tre studenti su 10 in 39 paesi industrializzati ammettono di esercitare bullismo sui loro coetanei. Circa 720 milioni di bambini in età scolastica vivono in paesi in cui le punizioni fisiche a scuola non sono completamente proibite. In Italia, il 37% degli studenti fra i 13 e i 15 anni hanno riferito di essere stati vittime di bullismo a scuola almeno una volta negli ultimi due mesi e/o di essere stati coinvolti in scontri fisici almeno una volta nei 12 mesi passati. In questa stessa fascia di età, il 12% degli studenti ha subito atti di bullismo (a scuola almeno una volta negli ultimi due mesi) e il 31% è stato coinvolto in atti di violenza fisica (almeno una volta negli ultimi 12 mesi).

Allattamento
Nel mondo, circa 7,6 milioni di bambini ogni anno non vengono allattati, soprattutto nei paesi ricchi; infatti, nonostante i benefici dell’allattamento, 1 bambino su 5 nei paesi ad alto reddito non viene mai allattato, rispetto ad 1 bambino su 25 nei paesi a basso e medio reddito.

Bambine
A livello globale 131 milioni di ragazze nel mondo sono fuori dalla scuola. Una giovane ragazza su 3, rispetto a 1 ragazzo su 6, tra i 15 e i 29 anni, non lavora, non riceve un’istruzione o corsi di formazione. Nel mondo, circa 15 milioni di ragazze adolescenti tra i 15 e i 19 anni sono state costrette a rapporti sessuali o altri tipi di violenza sessuale durante la loro vita;

Matrimoni precoci
Nel mondo, circa 650 milioni di donne in vita oggi si sono sposate da bambine. Ogni anno 12 milioni di ragazze diventano spose bambine. La percentuale di donne che hanno contratto matrimonio da bambine è diminuita del 15% nell’ultimo decennio, da 1 su 4 a circa 1 su 5. Senza un’ulteriore accelerazione, oltre 150 milioni di ragazze in più si sposeranno prima del loro 18esimo compleanno entro il 2030;

Migranti
Sono 30 milioni i bambini sfollati al mondo a causa di conflitti, il numero più alto dalla Seconda Guerra mondiale. Almeno 300.000 bambini non accompagnati e separati sono stati registrati in circa 80 paesi tra il 2015 e il 2016, rispetto ai 66.000 nel 2010-2011. I bambini rappresentano circa il 28% delle vittime di tratta a livello globale. In regioni come Africa Subsahariana e America Centrale e Caraibi, i bambini costituiscono una percentuale anche maggiore delle vittime di tratta identificate, rispettivamente il 64% e 62%.

Istruzione
Nei paesi colpiti da conflitti o disastri 1 bambino su 3 è fuori dalla scuola, in totale sono 104 milioni. Nel mondo, 303 milioni di bambini e giovani tra i 5 e i 17 anni non vanno a scuola. Un bambino su 5 tra i 15 e i 17 anni che vive in paesi colpiti da conflitti o disastri non è mai entrato in una scuola e 2 su 5 non hanno mai completato il ciclo di istruzione primaria

HIV/AIDS
Nel 2017, ogni ora, circa 30 adolescenti – tra i 15 e i 19 anni – sono stati contagiati da HIV. Di questi due terzi sono ragazze. Ogni tre minuti un’adolescente viene contagiata dall’HIV. L’anno scorso, 130.000 bambini e adolescenti sotto i 19 anni sono morti a causa dell’AIDS, mentre 430.000 – circa 50 all’ora – hanno contratto il virus dell’HIV. Gli adolescenti tra i 10 e i 19 anni rappresentano circa i due terzi dei 3 milioni di persone – tra 0 e 19 anni – che vivono con HIV. Anche se, dal 2010, le morti per tutti gli altri gruppi di età, compresi gli adulti, sono diminuite, tra gli adolescenti (15- 19 anni) non ci sono state riduzioni. Nel 2017 circa 1,2 milioni di adolescenti tra i 15 e i 19 anni vivevano con HIV – 3 su 5 erano ragazze.

Acqua e servizi igienico sanitari
Nel mondo 900 milioni di bambini non hanno accesso, o un accesso limitato, a servizi per il lavaggio delle mani a scuola. Circa il 66% delle scuole hanno bagni con servizi di base. Circa una scuola primaria su 5 e una scuola secondaria su 8 non hanno servizi igienico-sanitari. Il 23% delle scuole nel mondo non ha servizi igienico-sanitari.

Lavoro minorile
Nei paesi meno sviluppati, circa 1 bambino su 4 – dai 5 ai 17 anni – è coinvolto in lavori considerati dannosi per la sua salute e il suo sviluppo. La più alta percentuale di bambini lavoratori si trova in Africa subsahariana – il 29% di quelli tra i 5 e i 17 anni; seguono: America Latina e i Caraibi (11%) e Medio Oriente e Nord Africa, dove meno di 1 bambino su 10 (7%) in questo gruppo di età svolge lavori potenzialmente pericolosi.

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