Salerno carcere di Fuorni - Ha strappato un lenzuolo e lo ha rigirato formandone una corda, poi lo ha legato alle inferriate della finestra del bagno della sua cella. Ha deciso di farla finita così, all'alba di ieri, mentre le sue compagne dormivano ancora, Maria Di Matteo, 44 anni di Pontecagnano, ristretta a Fuorni con pena definitiva per furto e rapina. Sarebbe dovuta uscire dal carcere tra tre anni ma la libertà l'ha trovata scegliendo di togliersi la vita.
Ci aveva già provato alcune settimane fa, ma era stata salvata in extremis e, proprio per questo, era sotto osservazione. Ieri quando l'agente in servizio verso le 6.30 durante il giro di controllo si è accorto della tragedia, era già troppo tardi.
A nulla sono valsi i tentativi di soccorso del sanitario dell'istituto e del personale del 118 giunti sul posto.
Carcere di Avellino - Ha tentato il suicidio in carcere e lotta tra la vita e la morte Pellegrino Pulzone. L'uomo si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Moscati e le sue condizioni sono critiche. Ieri mattina ha provato a farla finita. Erano da poco passate le 8,30 quando ha deciso di legare delle lenzuola alle sbarre della finestra del bagno per impiccarsi.
Tempestivo l'intervento di un agente della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino, dove Pulzone è detenuto da cinque anni. Il poliziotto non ha visto l'assassino nella sua cella. Lo ha chiamato più volte senza avere risposte. A quel punto ha aperto la porta ed è entrato nel bagno, trovandosi di fronte la terribile scena. Con l'aiuto di altri colleghi lo ha subito liberato dal cappio. Pulzone è stato quindi trasportato all'interno dell'infermeria. Sono riusciti i tentativi di di rianimazione ma le condizioni sono molto gravi.
ES
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