Un migrante di 18 anni proveniente dal Gambia è morto la scorsa notte a causa di un incendio sviluppatosi nella tendopoli di San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro.
Il rogo, che ha distrutto due baracche, si sarebbe sviluppato a causa di un fuoco acceso in una delle baracche da qualcuno tra i migranti per riscaldarsi dal freddo della notte. La vittima, Souaro Jaiteh, è morta carbonizzata.
Il diciottenne originario del Gambia morto la notte scorsa nell'incendio nella tendopoli di San Ferdinando. Il giovane non abitava nella tendopoli ed era in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie, ieri era andato a trovare degli amici nella tendopoli di San Ferdinando e vi era rimasto a dormire.
C'è tensione tra i circa mille migranti che vivono nella tendopoli. Al momento, comunque, non sono segnalati problemi. Le fiamme si sono sviluppate per un fuoco acceso per riscaldarsi dal freddo della notte e sono state spente dai vigili del fuoco che stazionano nella zona.
Nel gennaio 2018, un altro rogo aveva distrutto circa 200 baracche uccidendo Becky Moses, una donna nigeriana di 26 anni. Il rogo della notte scorsa è divampato nonostante sulla zona stesse piovendo. Le baracche, costruite ad alcune centinaia di metri dalla tendopoli «ufficiale» in cui vivono altri 800 migranti, sono adesso in mezzo al fango. Una situazione che crea tensione tra i migranti che annualmente, in questo periodo, arrivano nella piana di Gioia Tauro per cercare lavoro nei campi per la raccolta di agrumi.
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