Dagli anni 90 ad oggi le ingiuste detenzioni sono tante quante lo stadio olimpico di Torino pieno. Il dato allarmante è emerso nel corso dell'importante convegno organizzato dalla Camera penale di Civitavecchia Urge un confronto più serrato tra magistratura e avvocatura. Preoccupa l'eventuale abolizione della prescrizione che rischia di peggiorare la situazione.
È quanto emerso nel corso dell'importante convegno organizzato dalla Camera penale di Civitavecchia presieduta dall'avvocato Andrea Miroli (moderatore del convegno) in collaborazione con la scuola di alta formazione, Corso per i difensori d'ufficio, coordinata dagli avvocati Paolo Pirani e Remigio Sicilia, rispettivamente della Camera penale di Civitavecchia e Viterbo.
L'appuntamento, svoltosi presso un'affollatissima sala meeting dell'Hotel San Giorgio di Civitavecchia, ha raccolto l'interesse sia di avvocati sia di non addetti ai lavori, gettando le basi per una nuova metodologia volta a superare i dati allarmanti sul tema dell'errore giudiziario.
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I numeri allarmanti sono stati il fulcro dell'intervento dei due giornalisti, Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, di errorigiudiziari.com, primo archivio on line di errori giudiziari e ingiuste detenzioni, dal quale è stato creato anche il programma Rai "Sono innocente".
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La conclusione del procuratore ha dato un segnale forte nel dire che sicuramente il dialogo e il confronto sono l'unico modo per poter superare l'errore, fermo restando che là dove il confronto non dovesse esserci è chiaro che necessariamente bisogna fare un'operazione di assoluta coscienza e di difesa di questi diritti.
Luca Grossi
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