Una bimba migrante è morta disidratata dopo essersi sentita male sotto gli occhi degli agenti di polizia di frontiera: aveva solo 7 anni. È successo negli Stati Uniti, dove la piccola, originaria del Guatemala, ha perso la vita per le conseguenze di una grave disidratazione dopo essere stata fermata insieme al papà e altri 160 migranti dalla polizia nel deserto del New Mexico.
Il gruppo di migranti, ha reso noto la US Customs and Border Protection, si era consegnato alla pattuglia delle guardie di frontiera la sera del 6 dicembre intorno alle 22: otto ore dopo, la bambina ha iniziato ad avere le convulsioni. Non mangiava né beveva da giorni e aveva la febbre a oltre 40. I soccorsi sanitari sono intervenuti e la piccola è stata trasferita in elicottero all'aeroporto di El Paso, dove ha avuto un arresto cardiaco ed è morta nelle 24 ore successive al ricovero.
La notizia della tragica morte della piccola migrante è destinata ad aumentare le polemiche sulle condizioni di detenzione delle famiglie dei migranti che, secondo le nuove disposizioni dell'amministrazione Trump, vengono fermate e trattenute in custodia dopo aver varcato il confine.
Il portavoce dell'agenzia per il confine, porgendo le «più sincere condoglianze» al padre della piccola, ha difeso l'operato degli agenti del Border Patrol che «hanno fatto tutti i possibili passi per salvare la vita della bambina nelle circostanze più avverse».
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