ANSA-AP
Nashville - Un detenuto del Tennessee è stato messo a morte sulla sedia elettrica, ed è il secondo in due mesi dopo quasi 20 anni di esecuzioni con iniezione letale.
David Earl Miller, 61 anni, è stato dichiarato morto alle 19.25 ora locale nella prigione di massima sicurezza di Nashville. Era accusato di avere ucciso una ragazza di 23 anni, Lee Standifer, nel 1981 a Knoxville e per questo è rimasto 36 anni nel braccio della morte, più di ogni altro detenuto nello Stato.
Alle 19.12 Miller è stato legato alla sedia, poi agenti del Dipartimento correzionale del Tennessee hanno sollevato una tendina che copriva la finestra oltre il quale si trovavano i testimoni.
L'imputato ha guardato davanti a sè con gli occhi smarriti e il viso privo di espressione. Quando gli è stato chiesto di pronunciare qualche parola ha detto qualcosa ma le sue parole erano inintelligibili. E' stato letto un messaggio scritto da una donna dell'Ohio, in cui era scritto che "era ora" che l'accusato pagasse per il suo delitto.
Nessun familiare, nè del detenuto nè della vittima, erano presenti all'esecuzione. Lee era una disabile mentale con cui Miller aveva avviato una relazione. Il corpo di lei fu trovato esanime nel giardino di lui, con segni di percosse e coltellate.
Nella richiesta di grazia, respinta, si evidenziava come lo stesso condannato avesse subito abusi da parte della madre e del suo compagno. In Tennessee, i detenuti che hanno commesso crimini prima del 1999 possono scegliere se essere uccisi con la sedia elettrica o l'iniezione letale e molti hanno preferito evitare l'agonia provocata dal midazolam.
Il costruttore della sedia elettrica del Tennessee avevano messo in guardia contro un possibile malfunzionamento della macchina, ma in entrambe le esecuzioni tutto sembra avvenuto senza imprevisti.
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