A Kush Rod, vicino a Herat. dove si trova l’istituto intitolato all’inviata del Corriere, si preparano a una nuova guerra civile con i talebani: «Ora la loro vita è a rischio».
A Kush Rod, distretto di Injil, a 15 chilometri da Herat, si preparano a una nuova guerra civile. «Nessuno combatterà solo perché le figlie vadano in classe, ma temo che saremo costretti a farlo per difendere la loro vita e quella di tutta la famiglia» sostiene uno degli «anziani» del villaggio, Haji Khan Badrawi raggiunto al telefono dal Corriere.
«Se i talebani potranno tornare in città con il permesso degli americani e non del governo afghano o dei comandanti locali, scatteranno le vendette, le ruberie, le violenze. Non si combatte per 23 anni per poi dividersi sorridenti i posti in municipio, alla dogana, nell’esercito, nella compagnia dei telefonini, ovunque si facciano affari».
Andrea Nicastro
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