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mercoledì 9 gennaio 2019

Senato - Commissione diritti umani - La presidente della Lega, Stefania Pucciarelli, sostiene la linea "cattivista" di Salvini sui migranti

La Repubblica
Stefania Pucciarelli ha detto no alla richiesta del Pd di ascoltare la portavoce di Sea Watch per il caso dei 49 profughi in balìa del mare.

La Presidente della Commissione diritti umani
del Senato Stefania Pucciarelli
"Sui 49 migranti rimasti in balìa del mare, il Parlamento italiano non può pensare di tacere". Sono i senatori del Pd in commissione diritti umani, con Monica Cirinnà in testa, ad avere chiesto alla presidente Stefania Pucciarelli di ascoltare subito la portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi e poi le altre Ong. Ma la risposta di Pucciarelli è: meglio no. "Riunirò la commissione la prossima settimana - dice - Ma la mia posizione è di tenerci fuori dagli scontri ideologici, ci sono altre commissioni che si possono occupare del caso, lo facciano loro".

La presidente Pucciarelli, leghista doc, ha la stessa linea del ministro dell'Interno Salvini a proposito di porto sicuro e diritti umanitari sul caso Sea Watch e Sea Eye, ma non solo: "Una nave è olandese, l'altra tedesca e si trovano nelle acque maltesi: se siamo in Europa, lo siamo in tutti i sensi". 

Il tentativo dem invece è quello di fare battere un colpo alla commissione in fatto di migranti. Nella passata legislatura "la diritti umani", presieduta da Luigi Manconi, aveva lavorato di sponda con la Ong che è stata più attiva nei salvataggi nel Mediterraneo: Open Arms. "Io personalmente mi ritengo un lobbista di Open Arms e di Sea Watch - sottolinea oggi Manconi - e le audizioni le ritengo semplicemente doverose". D'accordo anche Emma Bonino, la storica leader radicale e di +Europa, anche lei in commissione.

La richiesta di non lavarsi le mani dalle violazioni dei diritti delle persone migranti è stata messa nero su bianco da Cirinnà e inviata a nome del Pd il giorno dell'Epifania alla presidente. La rotta impressa alle commissione però è un'altra: "L'ho detto sin dall'inizio, dobbiamo occuparci delle cose non divisive". È stato perciò accettato il tema caldeggiato dalla capogruppo dem, Valeria Fedeli delle spose bambine, oltre a quello dei figli delle detenute.
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Giovanna Casadio

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