La Repubblica
Maria Ressa, la giornalista filippina che ha fondato il sito web Rappler, molto critico con il governo autoritario di Rodrigo Duterte, è stata arrestata a Manila con l'accusa di "cyberdiffamazione".
"Non siamo intimiditi. Nessuna causa legale, nessuna oscura propaganda nè le menzogne possono mettere a tacere i giornalisti filippini che continueranno a mantenere la linea.
Queste acrobazie legali mostrano fino a che punto il governo si spingerà per mettere a tacere i giornalisti, compresa la meschinità di costringermi a passare la notte in prigione", ha fatto sapere la giornalista in una nota diffusa dopo l'arresto.
La diffamazione è l'ultima di una serie di accuse che sono state rivolte contro di lei per vari presunti crimini, tra cui l'evasione fiscale. A dare la notizia dell'arresto sono stati gli stessi giornalisti di Rappler che hanno raccontato in diretta su Facebook e Twitter cosa stava succedendo nella redazione.
Nei video si vedono funzionari del partito, in borghese, che parlano con Maria Ressa, mentre alcuni dei giornalisti twittano quello che stava accadendo.
Gli ufficiali del National Bureau of Investigations (NBI) gli hanno intimato di interrompere le riprese e di non fare foto. Miriam Grace Go, editor di Rappler ha scritto su Twitter che gli agenti dell'NBI avevano portato via Ressa.
L'arresto di Ressa è stato possibile grazie a una controversa legge sulla "cyber-diffamazione" entrata in vigore nel settembre 2012, quattro mesi dopo la pubblicazione dell'articolo finito sotto accusa.
Il sito Rappler ha pubblicato una serie di inchieste sulla guerra alla droga di Duterte, che ha fatto migliaia di vittime negli ultimi anni. Tuttavia, il nuovo caso contro Ressa e l'ex reporter di Rappler, Reynaldo Santos Jr., è nato da un articolo del 2012 sui presunti legami di un uomo d'affari e un allora giudice del tribunale nazionale.
Inizialmente gli investigatori avevano respinto la denuncia del 2017 dell'uomo d'affari, ma il caso è stato successivamente riaperto dai pubblici ministeri.
"L'arresto di Ressa con l'accusa chiaramente manipolata di cyber diffamazione è un vergognoso atto di persecuzione da parte di un governo prepotente", ha dichiarato l'Unione nazionale dei giornalisti delle Filippine.
Ressa è stata inserita da Time tra i giornalisti "Persona dell'Anno" nel 2018 per la sua attività giornalistica. Dopo il riconoscimento aveva raccontato a Repubblica il suo lavoro e cosa significa fare giornalismo indipendente nel paese guidato da Duterte.
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