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lunedì 11 febbraio 2019

Migranti, la nave umanitaria Sea-Eye torna in mare con il nome del bambino Alan Kurdi. Continuiamo a salvare migranti e mai li riporteremo il Libia

La Stampa
La portavoce: “Porti chiusi? Situazione difficile, ma li salveremo e non li riporteremo mai in Libia”

A più di un mese da un’odissea umanitaria nel Mediterraneo lunga 19 giorni, condivisa con la Sea Watch, l’organizzazione tedesca Sea Eye si prepara a tornare nel Mediterraneo con una nave che sarà ribattezzata con il nome di Alan Kurdi, il bambino che nel 2015 divenne il simbolo della tragedia dei migranti nel Mediterraneo.

Il 2 settembre di quattro anni fa l’immagine senza vita del corpo del bimbo riverso su una spiaggia della costa di Bodrum, in Turchia, mosse la coscienza di milioni di persone.


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