In due giorni di repressione, da sabato scorso, le forze di sicurezza e gli irregolari chavisti hanno ucciso 25 persone e ne hanno ferite almeno 84 a Gran Sabana, alla frontiera venezuelana con il Brasile. Lo ha denunciato il sindaco della località, Emilio Gonzalez, che si è rifugiato in Brasile, attraversando il confine clandestinamente.
L'appello di Guaidò è giunto dopo una turbolenta giornata in cui una campagna di aiuti umanitari sostenuta dagli Stati Uniti da inviare in Venezuela ha incontrato una forte resistenza da parte delle forze di sicurezza, che hanno sparato lacrimogeni sui manifestanti lasciando almeno due morti e circa 300 feriti.
Sabato sera il leader dell'opposizione proclamatosi presidente ad interim ha twittato: "Gli eventi di oggi mi hanno obbligato a prendere una decisione: proporre in modo formale alla comunità internazionale di mantenere tutte le opzioni disponibili per liberare questo Paese, che lotta e continuerà a lottare".
Guaido' ha detto che incontrerà oggi il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, nel vertice d'emergenza dei ministri degli Esteri del gruppo di Lima sulla crisi del Venezuela nella capitale colombiana Bogotà.
Sono ore drammatiche in Venezuela. La "valanga umanitaria" di aiuti, annunciata da Guaidò e destinata alla popolazione stremata del Venezuela, è stata bloccata con la forza alle frontiere da Nicolas Maduro. Le sue forze di sicurezza hanno lanciato una brutale repressione contro i manifestanti al confine con la Colombia, mentre i "colectivos" (gruppi irregolari chavisti) fedeli al presidente hanno sparato vicino a quello con il Brasile.
[...]
Sabato sera il leader dell'opposizione proclamatosi presidente ad interim ha twittato: "Gli eventi di oggi mi hanno obbligato a prendere una decisione: proporre in modo formale alla comunità internazionale di mantenere tutte le opzioni disponibili per liberare questo Paese, che lotta e continuerà a lottare".
Guaido' ha detto che incontrerà oggi il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, nel vertice d'emergenza dei ministri degli Esteri del gruppo di Lima sulla crisi del Venezuela nella capitale colombiana Bogotà.
Sono ore drammatiche in Venezuela. La "valanga umanitaria" di aiuti, annunciata da Guaidò e destinata alla popolazione stremata del Venezuela, è stata bloccata con la forza alle frontiere da Nicolas Maduro. Le sue forze di sicurezza hanno lanciato una brutale repressione contro i manifestanti al confine con la Colombia, mentre i "colectivos" (gruppi irregolari chavisti) fedeli al presidente hanno sparato vicino a quello con il Brasile.
[...]
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.