Il proprietario: "Questione di dignità. Quando gli ho detto dei commenti si è messo a piangere, non voleva più venire a lavorare, l'abbiamo convinto a restare".
Lo dovevo fare, è una questione di dignità, non si può attaccare un ragazzo di colore: è razzismo. E per me è inaccettabile.
Lanzafame ha deciso di appendere fuori dal suo locale un cartello che riporta un messaggio chiaro: "In questo locale abbiamo assunto un ragazzino africano, se sei razzista non entrare". Il caso è scoppiato a seguito di un commento apparso sulla pagina Facebook del paese, contenente insulti razzisti contro il giovane aiuto-cuoco, 20enne originario del Gambia. Il ristoratore dichiara:
C'è stato chi ha scritto che potevo fare a meno di assumere un africano, forse era meglio un Papa nero.
Dopo i commenti sgradevoli, per Lanzafame e il suo locale è arrivato perfino il boicottaggio:
Domenica scorsa sono partite le telefonate: mi ordinavano pizze poi non le venivano a prendere. Ma io vado avanti.
La scelta di assumere il giovane era stata fatta sulla base delle referenze fornite dalla scuola alberghiera che frequentava. Oggi il ristoratore difende il suo dipendente e racconta:
È un ragazzo bravissimo, sa fare le pizze. Quando gli ho detto dei commenti si è messo a piangere, non voleva più venire a lavorare, l'abbiamo convinto a restare. Perché questo razzismo? Le persone devono farsi un esame di coscienza.
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