Ha esposto le sue opere al Vittoriano, il monumento che celebra lo Stato Italiano, eppure rischiava di "non esistere", proprio in quello Stato dove è nata ed ha sempre vissuto. Invece dal 28 febbraio, superato un complesso iter burocratico, l'Italia ha una cittadina in più e Pamela, questo il suo nome, ne acquisisce giustamente i diritti.
Non essendo stata registrata in Serbia - dove peraltro non è mai stata - non aveva alcuna cittadinanza. Una condizione che, al raggiungimento della maggiore età, l'avrebbe fatta entrare in una condizione di irregolarità e di privazione di qualunque diritto. Tanto più grave per una persona con una disabilità.
Ma la regolare frequenza a scuola è stata determinante per completare l'iter burocratico e ottenere la cittadinanza italiana: un traguardo per Pamela, i suoi amici, la sua famiglia e una tappa importante di una bella storia di inclusione e di riconoscimento dei diritti civili.
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