Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o dei trattamenti disumani e degradanti del Consiglio d'Europa si è dichiarato "preoccupato" per quelli che definisce "abusi" e "condizioni precarie" esistenti nei carceri della Romania.
In un rapporto citato dall'agenzia di stampa romena "Agerpres", in seguito alla visita effettuata a febbraio 2018 in dieci centri di reclusione del paese, i membri del Comitato lmentano gli abusi commessi dal personale nei confronti dei detenuti, le violenze tra gli stessi detenuti, nonché i trattamenti degradanti applicati dalla polizia.
Il Comitato del Consiglio d'Europa raccomanda al ministero dell'Interno di Bucarest e all'Ispettorato generale della polizia romena di trasmettere un messaggio chiaro sul fatto che i trattamenti degradanti nei confronti dei detenuti sono illegali, e dimostrano mancanza di professionalità e saranno puniti su misura.
Il Comitato approva le azioni avviate nel 2014 per una riforma del sistema penitenziario di Romania, soprattutto lo sviluppo del servizio di liberazione condizionale, la diminuzione del numero dei detenuti di circa il 30 per cento, nonché l'introduzione di misure compensatorie per i detenuti reclusi in condizioni di sovrappopolazione.
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