Dal sito investigativo Disclose, che ha reso pubblici documenti militari secretati, sono emerse nuove prove sulle ingenti forniture militari destinate dalla Francia all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, gli stati che guidano la coalizione che dal 2015 bombarda incessantemente lo Yemen nel tentativo di sconfiggere il gruppo armato huthi.
Queste rivelazioni si aggiungono alla recente denuncia di Amnesty International, che nella battaglia di Hodeidah aveva verificato la presenza di carri armati Leclerc di fabbricazione francese.
La Francia è sotto accusa per aver inviato forniture militari, carri armati inclusi, alle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, che le hanno poi girate a gruppi armati che combattono sul terreno accanto alle forze regolari della coalizione.
La Francia è sotto accusa per aver inviato forniture militari, carri armati inclusi, alle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, che le hanno poi girate a gruppi armati che combattono sul terreno accanto alle forze regolari della coalizione.
Le ripetute richieste di Amnesty International al ministero della Difesa di Parigi di fornire informazioni sulle forniture di armi alla coalizione sono finora cadute nel vuoto. C'è da sperare che le rivelazioni di Disclose spingano le autorità francesi a essere trasparenti e, soprattutto, a sospendere tutti i trasferimenti alle parti in conflitto in Yemen.
Secondo le Nazioni Unite negli ultimi tre mesi c'è stata una recrudescenza dei combattimenti nelle province dello Yemen confinanti con l'Arabia Saudita, col conseguente aumento del numero degli sfollati. Nella sola Sa'da, il 62 per cento delle proprietà civili è stato pesantemente danneggiato.
di Riccardo Noury
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